CORONAVIRUS QUOTATO IN BORSA NEI PANDEMIC BOND E NOI CAVIE CONSENZIENTI PER LA GILEAD

credit photo Wall Street Journal

di Antonietta Chiodo

Ci siamo ritrovati in breve tempo scaraventati all’ interno di ciò che rammenta uno dei tanti serial televisivi pandemici proposti da Hollywood, oggi possiamo dirci protagonisti di questa ambigua ed anche terrificante sceneggiatura. Nella scorsa notte il governo ha emesso l’ ultimo decreto legge che dichiara come zone rosse e l’impedimento di entrata e uscita delle province che ad oggi sono 14 con la Lombardia, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbano, Ossola, Novara e Vercelli. In queste ore oltre il panico collettivo ci troviamo a ringraziare il virus Covid 19 per le risposte che da tempo stavamo cercando, i quotidiani della finanza mondiale sono molto chiari sul perché l’ OMS non abbia ancora oggi dichiarato lo stato di pandemia:

Nascono nel 2017 i Pandemic Bond strane obbligazioni create dalla Banca Mondiale ed acquistate per lo più da banche e investitori segreti, per l’Organizzazione mondiale della sanità il Coronavirus non è ancora, ufficialmente, una pandemia. Come sottolinea Altroconsumo Finanza in un’analisi appena pubblicata, non è solo questione di parole, ma anche di denaro. Infatti nel 2017 la BM ha emesso due bond, per un totale di 320 milioni di dollari, con scadenza 15 luglio 2020. Questi titoli pagano cedole molto alte, ma come contropartita pongono delle condizioni assai onerose: se prima della scadenza di metà 2020 scoppieranno delle pandemie, i detentori dei bond (banche e gestori) si vedranno rimborsare solo una parte del capitale, o addirittura perderanno tutto. I bond emessi dalla Banca Mondiale sono due. Il primo, da 225 milioni di dollari, è legato solo alle pandemie di influenza o Coronavirus, e per far scattare il taglio al rimborso serve, tra le altre cose, che ci siano almeno 2.500 vittime in un Paese, più almeno 20 in un altro. Il secondo bond, per 95 milioni di euro, è legato a una gamma più ampia di casistiche (Ebola e altre) e il taglio ai rimborsi, almeno in parte, scatta già quando le vittime sono 250. Il primo bond, meno “rischioso” per chi ci investe, paga un tasso del 7,5%, il secondo del 12,1%.

Fate molta attenzione a ciò che sta accadendo intorno a voi, le azioni in borsa della Gilead non a caso nell’ ultimo periodo si sono trovati a vivere un periodo nero nella borsa internazionale, sino a quando un funzionario dell’ Oms Bruce Aylward, vicedirettore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità  in merito al Redmesivir ed al Covid 19 rilasciò la seguente dichiarazione, durante un briefing a Pechino :  

” E’ per noi oggi l’unico farmaco in questo momento che pensiamo possa essere efficace”. Dopo queste dichiarazioni casualmente le azioni della Gilead Sciences iniziano il loro volo in borsa.

La CNN attraverso le dichiarazioni a scadenza settimanale dei rappresentanti della Gilead Science confermano che Remdesivir non ha ancora ottenuto la licenza e l’approvazione in tutto il mondo e non ha dimostrato di essere sicuro ed efficace per qualsiasi uso. In collaborazione con agenzie governative e organizzazioni non governative e autorità regolametari locali, Gilead  sta fornendo il Remdesivir a pazienti qualificati con Covid 19 sulla base della procedura detta “ Uso Compassionevole,”per il trattamento dell’ emergenza al fuori degli studi clinici in corso. Infatti la sperimentazione di questo farmaco composto da retrovirali ( cioè una combinazione di farmaci normalmente utilizzati per la sindrome da immuno deficienza acquisita, HIV), la sperimentazione del Remdesivir terminerà ufficialmente  il giorno 27 Aprile 2020.

Quindi viene spontaneo pensare che l’ unica possibilità legale per poter somministrare un farmaco non ancora approvato sia divulgare la paura all’ interno di una popolazione per far si che gli abitanti si trasformino in pazienti inconsapevoli ma consenzienti.  Nel dietro le quinte di questo infinito teatro ancora oggi si muovono gli interessi delle fantomatiche case farmaceutiche americane. Bene chiarire infatti che nei primi giorni di Febbraio entrò in campo Gilead, colosso della ricerca farmaceutica nel campo delle malattie infettive e produttore di numerosi farmaci retrovirali utilizzati nei nostri ospedali da decenni, come ad esempio il Truvada, farmaco oramai definito di vecchia generazione e portatore di numerosi effetti collaterali che costa mensilmente per paziente al nostro servizio sanitario nazionale 750 euro. La Gilead Sciences vanta infatti la vendita di numerosi farmaci per la cura dell’ Hiv in combinazione tra di loro, cioè devono essere combinati vari flaconcini di pastiglie in merito alla fisicità di individui differenti, per evitare che si creino così delle resistenze, nel senso che il virus nel tempo non si abitui alla cura rendendola inefficace sull’ individuo. Qui di seguito alcuni sui prodotti, tra i più utilizzati nei nostri ospedali per le malattie infettive vs sono con citati i prezzi a confezione per un trattamento mensile che nel caso dell’ Hiv si prolunga per l’intera esistenza di un essere umano:  Viread 394 euro,Truvada 750 euro, Atripla 990 euro, Eviplera 1.085 , Descovy 677 euro, Epclusa 27.506 euro, tra cui farmaci utilizzati per bambini ed adolescenti come Vemlidy 484 euro, Odefsey 1.085 euro e molti altri ancora.

Nei primi giorni di Febbraio infatti Pechino decise di sperimentare questa nuova composizione dal nome di REDMESIVIR  spiazzando clamorosamente altre case farmaceutiche tra cui il gigante mondiale Glaxo, utilizzando una molecola che servì per curare la  Sars ed Ebola su di un numero iniziale di 200 pazienti, creando così uno scontro tra titani nella ricerca scientifica. Come chiarisce già in data 20 febbraio 2020 la rivista Forbes dichiarando che i risultati della sperimentazione non risultano soddisfacenti. Infatti il protocollo di sperimentazione cinese messo in atto in queste settimane sta testando tre combinazioni di farmaci anti HIV per fronteggiare l’epidemia del COVID 19 che sono due supportati da prove scientifiche e cioè che hanno già superato vari test di laboratorio, il Lopinavir e Ritonavir ed un antivirale ancora in fase sperimentale che è casualmente quello approdato in Italia in questi giorni, cioè il Remdesivir.

Bene chiarire che si tratta di un di retrovirale ancora in fase di sperimentazione, infatti per poter essere approvato e commercializzato regolarmente il Remdesivir deve passare ben 3 fasi. I responsabili Gilead addetti all’ ufficio stampa hanno dichiarato pubblicamente settimane fa attraverso le riviste scientifiche ed i media che la terza fase dovrà essere superata a livello globale dai primi di marzo, giorni in cui casualmente molti primari modificarono le loro affermazioni pubbliche in merito alla pericolosità di questo virus. La terza fase deve quindi essere testata attraverso vari paesi distribuiti in differenti zone del mondo, ciò significa che non vi diranno mai che stanno usando cavie umane consenzienti e non chiedete loro quali possano essere gli effetti collaterali sul vostro organismo, perché semplicemente ancora non ne sono a conoscenza. L’Italia oggi sembra quindi divisa in due, una parte che potremmo definire i terrorizzati mortali e i secondi i complottisti, insomma, si deduce che questo governo sia riuscito davvero a dividere il popolo in due fazioni utilizzando come strumento la paura di morire, separati da una trincea composta da pastiglie e ambiguità. Ma cerchiamo di comprendere cosa realmente stia accadendo anche se non sarà facile visto che tutto si muta più velocemente del nostro pensiero, tagliato come lame da decreti legge scritti prontamente minuto per minuto. Inizialmente abbiamo affrontato la notizia del Corona Virus come un errore commesso dalla Cina, per poi modificare la nostra idea immaginando un quadro geopolitico molto più complesso, ragionando su di un possibile piano macchinato dagli Usa per affondare l’ economia cinese. Ma cosa ha a che fare Gilead con l’ Italia? Come mai molti professori all’ improvviso proprio nei primi giorni di marzo hanno iniziato a modificare le loro affermazioni nei confronti del Covid 19 e della sua pericolosità? Bene chiarire quindi che questa casa farmaceutica nel 2000 aprì la sua prima sede italiana a Milano, importante città europea lombarda, iniziando così a tracciare rapporti con numerose associazioni legate soprattutto alle malattie sessualmente trasmissibili come l’ HIV, attraverso donazioni del Community Award Program, che nel sito pubblico di Gilead si fermano all’anno 2017, come ad esempio una donazione di 24.000 euro alla comunità per le tossicodipendenze di San Patrignano, ASA associazione solidarietà Aids Onlus 6.500 euro e molte altre sino ad arrivare all’Associazione Arcobaleno Aids che ottenne donazioni proprio dalla Gilead per un ammontare di 25.000 euro nel 2017, mentre le donazioni antecedenti, risalenti al 2016 vengono siglate con un asterisco, cioè Indirect support to the association: granted amount not available. Come mai le donazioni a queste associazioni vengono rese pubbliche solo sino all’anno 2017? Molte sono le domande che dovremmo porci prima di scegliere se diventare o meno cavie umane.

Innanzitutto, perché casualmente le versioni di questi medici si sono modificate violentemente con l’arrivo del Remdesivir in Italia? Non è finita ovviamente, perché è tutto talmente teatrale che i colpi di scena non mancano e non mancheranno, molti infatti gli ospedali che stanno respingendo questo farmaco come sta accadendo in toscana in queste ore perché non dichiarato sicuro, inoltre ricordate l’annuncio comunicato da Israele nei giorni scorsi in cui si confermava la possibilità di un vaccino? Annuncio avvenuto ancora prima che in Palestina precisamente nella città di Betlemme comparissero i primi casi di Covid 19? Bene… casualmente Gilead ha sede anche in Israele e prende infatti il nome di Gilead Science Israel ltd., non solo, il problema non dipende dal Sars Cov 2, ma dal fatto oramai concreto che i tagli alla sanità eseguiti chirurgicamente in questi anni dai governi siano sempre e comunque stati fatti per ledere i ceti meno abbienti e gli addetti ai lavori, oggi impegnati in turni massacranti per arginare questa epidemia dai risvolti ogni giorno più ambigui.

https://www.gilead.com/utility/global-operations/europe/italy/historical-supporthttps://www.altroconsumo.it/finanza/investire/investimenti-alternativi/ultime-notizie/2020/03/pandemic-bond
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