di Antonietta Chiodo
In Italia come in altre città estere le manifestazioni, le mobilitazioni globali per il boicottaggio dei prodotti israeliani e i flash mob animano le piazze e le strade a cadenze oramai settimanali. Nella città di Milano l’associazione Aisha promotrice di alcuni eventi per la richiesta del “Cessate il Fuoco” è costantemente in prima linea nella tutela dei diritti delle donne.
Domenica 7 gennaio 2024 infatti in Piazza Oberdan si è svolta l’ennesima rappresentazione sotto la supervisione di Amina Natasha Al Zeer, cofondatrice del progetto, madre, donna e attivista per i diritti del popolo palestinese.
L’iniziativa di carattere sociale si è svolta alle ore sedici tra corso Buenos Aires e Porta Venezia con la presenza della polizia già dalle ore quindici, posizionata al lato opposto della piazza, il tutto si è svolto in modo pacifico. La rappresentazione è stata creata e recitata con tenacia da uomini e donne, tutti i partecipanti hanno colorato i palmi delle proprie mani di rosso, ricordando il sangue versato in Palestina, una cassa acustica ha dato il via ad uno spettacolo commovente trasmettendo una canzone palestinese alternata al suono dei bombardamenti e le grida della popolazione gazawi, numerosi sono stati i passanti che hanno scelto di assistere ed osservare i corpi degli attivisti immobili per minuti infiniti. Alcuni di loro erano inginocchiati sull’asfalto, mentre altri abbracciavano o levavano al cielo piccoli corpi infagottati in teli bianchi macchiati di sangue, personificando così la mattanza che sta avvenendo sotto gli occhi del mondo intero.
Sulla striscia di Gaza siamo a circa 30,000 morti di cui il 75% sono donne e bambini, di questi ultimi Medici Senza Frontiere ed il Ministero della Sanità di Gaza hanno dichiarato che mille minori sopravvissuti ai bombardamenti hanno subito amputazioni, spesso senza l’uso di anestetici a causa dell’embargo israeliano che devasta la Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023.
Ripubblicato da News Academy Italia
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