Nasce lo straordinario progetto “mascherine per Gaza”

Credit Photo Shadi AlQarra

di Antonietta Chiodo e Associazione Oltre il Mare

Grazie alla forza di coesione di alcune ditte produttrici di vario genere nella zona dell’ enclave l’ emergenza Coronavirus potrà essere arginata grazie ad un vostro aiuto, tra queste citiamo: la ditta Maraky di Soad Kalub, azienda artigianale di sartoria specializzata in produzione di camici, tute ospedaliere, mascherine chirurgiche e simili e piccole ditte produttrici di saponi nella Striscia di Gaza.

Perché questo progetto è oggi fondamentale? Perché i vostri soldi andranno a sostenere direttamente le sarte di questa zona della Palestina, non entreranno nelle tasche di una qualsiasi ONG, ma aiuteranno la forza lavoro territoriale.

L’obiettivo prefissato ad oggi è estremamente urgente, quindi sarà innanzitutto quello di fornire dispositivi sanitari di protezione individuale di base contro il contagio da virus.

PER SOSTENERE IL PROGETTO VI INVITIAMO A FARE UN BONIFICO BANCARIO NEL C/C

INTESTATO A: Associazione Oltre il Mare – presso Banca del Fucino

codice Iban IT83 N031 2403 2170 0000 0233 534

CAUSALE OBBLIGATORIA: progetto mascherine per Gaza

Contestualmente vi preghiamo di inviare una mail al seguente indirizzo:

associazioneoltreilmare@gmail.com

Per comunicarci il vostro versamento e per potervi ringraziare e tenere informati sia dell’avanzamento del progetto che della situazione interna alla Striscia.

Soad Kalub al lavoro

Come ben sappiamo l’ occidente riesce sempre in un modo o nell’altro a guadagnare sulle disgrazie altrui, per questo motivo nasce questo progetto, dall’ idea di un’attivista, una donna che da anni dona la sua vita per la dignità di questo popolo, il suo primo pensiero è stato di: sostenere lo sviluppo dell’azienda Maraky creata 4 anni fa a Gaza dalla signora Soad Kalub dopo che la precedente azienda, localizzata a Rafah, era stata completamente distrutta dall’aggressione israeliana del 2014 denominata “margine protettivo”. L’azienda, grazie alla tenacia della signora Soad Kalub, si sta lentamente affermando e dà lavoro e formazione professionale a un gruppo di donne gazawi liberandole dalla dipendenza dai sussidi internazionali. Non potendoci recare personalmente in Palestina dato il blocco sanitario, ci affidiamo a referenti di provata fiducia per la realizzazione del progetto che seguiremo on line.

Serviranno 7.000 euro per riuscire ad arginare inizialmente questa emergenza per la popolazione della striscia di Gaza, il propagarsi del virus per questa popolazione già portata allo stremo con poca acqua ed elettricità a causa dell’ occupazione israeliana potrebbe dirsi…fatale.

L’Associazione Oltre il Mare a tutela del popolo di Gaza dichiara le seguenti motivazioni nella nascita di questo progetto:

Il 30 marzo di due anni fa, Giornata della Terra, iniziava la Grande Marcia del Ritorno lungo il confine terrestre della striscia di Gaza con l’obiettivo di denunciare al mondo l’inadempienza da parte di Israele verso la Risoluzione Onu 194/1948 relativa al DIRITTO AL RITORNO nelle proprie terre dei profughi palestinesi e l’illegale assedio della Striscia, sperando che il mondo agisse in nome del Diritto. Nelle manifestazioni che si sono ripetute ogni venerdì per quasi due anni, Israele ha dato ai suoi cecchini la possibilità di esercitarsi su bersagli umani, uccidendo e ferendo un numero impressionante di manifestanti inermi. Il mondo, quello delle istituzioni, al quale si chiedeva di agire non ha agito, se non con pallidi cenni di disappunto. La situazione resta drammatica. Quest’anno, per il 30 marzo, erano state previste altre manifestazioni a Gaza e in Cisgiordania, ma è arrivato un nuovo killer. Un killer che non guarda né religione, né etnia e non usa fucili. Si è diffuso a livello pandemico arrivando anche in Palestina. Ogni manifestazione è stata bloccata per ragioni di salute perché il nuovo killer, il virus che può provocare la Covid-19, si diffonde in modo spaventoso e una sua diffusione in Palestina, e in particolare a Gaza, visto l’illegale e disumano assedio imposto da Israele, potrebbe fare altrettante vittime di un’aggressione israeliana quale piombo fuso o margine protettivo.

Per questo sono state vietate le manifestazioni che comportano assembramenti, sono state chiuse le scuole, i bar, i ristoranti, vietati i matrimoni e perfino la preghiera collettiva del venerdì, per ridurre la diffusione del virus che soprattutto nella prigione di Gaza, in cui vivono due milioni di persone in pochi chilometri, non sarebbe possibile tenere sotto controllo. In Cisgiordania ci sono circa 90 contagiati e si è registrata già una vittima, a Gaza invece i contagiati al momento sono 9 e si cerca di evitare che crescano. I nostri amici palestinesi in questi due mesi in cui in Italia, grazie alle carenze di strumentazioni salvavita, sono morte circa 11.000 persone per o con infezione da coronavirus, ci hanno inondato di messaggi di solidarietà ed ora che il virus è arrivato anche da loro sanno che se attecchirà sarà particolarmente drammatico a causa dei blocchi israeliani, e lo sarà ancor di più a Gaza date le condizioni in cui vive almenol’80% della popolazione della Striscia. Ci siamo quindi rivolti a diversi cittadini di Gaza, ben conosciuti per precedenti lavori e assolutamente affidabili, per sapere come potevamo essere utili e quali fossero le più immediate necessità. La risposta è stata:

mascherine, saponi e prodotti igienizzanti, ma subito.

Ci siamo poi rivolti ad alcuni medici con i quali abbiamo già collaborato e la risposta è stata: “mascherine, saponi e prodotti igienizzanti per la popolazione, mentre per gli ospedali, se il virus dovesse portare alla malattia, cioè alla Covid-19, il problema non potrebbe essere risolto con il ricorso a piccole sottoscrizioni perché dopo anni di bombardamenti e di assedio, con impoverimento continuo delle nostre strutture, ciò che servirebbe ai nostri ospedali per far fronte a un eventuale alto numero di malati da sottoporre a terapia intensiva richiederebbe finanziamenti di altra portata, quindi quel che vi chiediamo è di aiutarci a evitare che il virus si diffonda, perciò mascherine, saponi e igienizzanti per la popolazione, subito. Per chi cercasse ulteriori informazioni sul progetto e non solo … potrà attingere qui:

https://zohorfilistin.org

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