Minori non accompagnati i dati italiani del ministero 2022

La vita di questi bambini è purtroppo diversa da ciò che potremmo immaginare, provengono infatti da zone del mondo con un’ alfabetizzazione spesso bassa a causa di uno stato di povertà sociale indipendente dalle scelta della popolazione stessa, spesso causata da una globalizzazione occidentale che si è espressa nei decenni facendo tabula rasa di intere popolazioni.

di Antonietta Chiodo

Quando si parla di minori non accompagnati bisogna fare molta attenzione alle sfumature che compongono questo argomento e ciò che ne comporta una nostra competenza di rilievo, spesso argomentiamo riferendoci ad una infanzia a noi lontana confrontando questi bambini ed adolescenti a quelli che noi conosciamo giornalmente e che ci rappresentano, attraverso una vita occidentalizzata che riconosciamo profondamente. Adottiamo quindi comportamenti errati e di giudizio senza comprendere una storia geopolitica distante dalla nostra di culture che non ci rappresentano minimamente.

La vita di questi bambini è purtroppo diversa da ciò che potremmo immaginare, provengono infatti da zone del mondo con un’ alfabetizzazione spesso bassa a causa di uno stato di povertà sociale indipendente dalle scelte della popolazione stessa, spesso causata da una globalizzazione occidentale che si è espressa nei decenni facendo tabula rasa di intere popolazioni.

I viaggi della speranza attraverso la rotta balcanica o desertica in cui il loro istinto di sopravvivenza lontano dalla famiglia li ha obbligati a difendersi ritrovandosi sempre più soli, affrontando fame, sete, torture, morti e ritrovandosi poi in luoghi totalmente estranei alla loro cultura ed alla loro lingua.

Nel corso del primo semestre 2022 la principale Regione di arrivo per i minori di nuovo ingresso è stata la Sicilia (24,3% dei minori), che per sua vocazione naturale rappresenta il primo territorio di approdo dei minori arrivati in Italia via mare e coinvolti negli eventi di sbarco. Seguono la Lombardia (19,6%), l’Emilia-Romagna (8,3%) e la Calabria (7,3%). Le regioni del nord rappresentano destinazioni privilegiate per gli arrivi via terra e tramite la rotta dei Balcani. In tale contesto, è opportuno evidenziare che la Sicilia ha rappresentato il luogo di primo ingresso privilegiato per i minori egiziani, tunisini e bengalesi. In Lombardia invece è stato rintracciato circa il 30% dei minori di cittadinanza ucraina che hanno fatto ingresso sul territorio italiano nel corso del primo semestre 2022.

Dobbiamo renderci conto infatti di come molte associazioni italiane dedite all’accoglienza abbiano comprovato negli anni che il trauma subito da questi ragazzini è qualcosa che lederà la loro vita futura negli anni, ciò che mi colpì durante le inchieste svolte sulle coste calabresi tra il 2015 ed il 2016 furono i loro sguardi, restai pietrificata nel vedere occhi adulti su visi di bambini poco più che tredicenni, le strutture di accoglienza compiono spesso un lavoro arduo nel destrutturare la coscienza di questi bambini strappandoli ad un’adultizzazione violenta e riportandoli all’infanzia come è giusto che sia, spesso purtroppo per gli addetti ai lavori queste speranze restano vane dovendo denunciare le loro sparizioni a causa di fughe in cui spesso non avviene il ritrovamento del minore o la scelta di non continuare gli studi per un bisogno costante di indipendenza per poter lasciare lo stato italiano e proseguire la loro vita futura altrove, come spesso accade purtroppo finiscono nella ragnatela della malavita organizzata.

Il rapporto semestrale del ministero del lavoro e delle politiche sociali evidenzia un continuo aumento dei minori non accompagnati nel nostro paese, rendendo pubblici i dati aggiornati al giugno 2022 dandoci un’idea precisa di come siano ad oggi dislocati su territorio nazionale :

minori stranieri non accompagnati (MSNA) censiti in Italia al 30 giugno sono 15.595, dato in forte aumento rispetto al 2021 (+99,9%) a causa della crisi umanitaria che ha interessato l’Ucraina dal febbraio 2022. Gli MSNA sono in maggioranza maschi (80,1%), e hanno per la maggior parte 17 (44,8%), 16 (19,3%) o dai 7 ai 14 anni (22%), arrivano soprattutto da Ucraina (5.932 minori), Egitto (2.497), Albania (1.302), Bangladesh (1.239) e Tunisia (1.145), mentre le Regioni che ne accolgono di più sono la Lombardia (2.859 minori, il 18,3% del totale), la Sicilia (2.742, il 17,6%), e l’Emilia-Romagna (1.639, il 10,5%).

Un’approfondita analisi governativa italiana distingue 10 principali paesi da cui soprattutto i minori fuggono per raggiungere le coste europee classificandoli in :

  1. Syria
  2. Venezuela
  3. Afghanistan
  4. South Soudan
  5. Myanmar
  6. Democratic Republic of the Congo
  7. Sudan
  8. Somalia
  9. Central african Republic
  10. Eritrea


Quali sono i luoghi nei quali le persone fuggono? Il 72% delle persone che fuggono vengono ospitate nei paesi confinanti. Turchia, Colombia e Uganda sono rimasti i tre maggiori paesi che ospitano gli sfollati oltre confine. La popolazione di rifugiati in Turchia, quasi tutti siriani, è cresciuta fino a raggiungere i 3,8 milioni di persone nel 2021. In Colombia, il numero di sfollati oltre confine è salito a 1,8 milioni, mentre altri 113.000 venezuelani hanno cercato rifugio nel paese durante l’anno. L’Uganda ha ospitato il terzo maggior numero di rifugiati, con 1,5 milioni alla fine del 2021, provenienti principalmente dal Sud Sudan (63%) e dalla Repubblica Democratica del Congo (29%)

Cittadinanze Al 30 giugno 2022 i principali Paesi di provenienza dei MSNA sono, naturalmente, l’Ucraina (5.392 minori), l’Egitto (2.497), l’Albania (1.302), il Bangladesh (1.239) e la Tunisia (1.145). Considerate congiuntamente, queste cinque cittadinanze rappresentano più dei due terzi dei MSNA presenti in Italia (74,2%). Le ulteriori cittadinanze maggiormente rappresentate sono quella pakistana (705), afgana (422), ivoriana (381), gambiana (358) e guineana (285). In linea con l’incremento considerevole dei minori in termini assoluti rispetto allo stesso periodo del 2021 e, in particolare, del 2020, si riscontra un aumento rilevante di alcune cittadinanze rispetto ad altre (grafico 3.1.1). Le cittadinanze che hanno registrato, in termini assoluti, gli aumenti più consistenti rispetto all’anno precedente sono quella ucraina, con 5.388 nuovi ingressi e quella egiziana con un aumento di 1.784 MSNA. La cittadinanza ucraina al 30 giugno 2022 è diventata quella maggiormente rappresentata, con un’incidenza del 34,6% sul totale di MSNA. Anche per le restanti cittadinanze si evidenzia un incremento del numero di minori rispetto al totale dei MSNA presenti nel 2021 e nel 2020. Tra le variazioni più significative segnaliamo quella dei minori di cittadinanza albanese che nel 2021 hanno avuto un incremento di quasi 680 unità. Anche le cittadinanze pakistana, afgana e gambiana hanno registrato un aumento percentuale consistente rispettivamente pari a +38%, +108% e +193%. Viceversa, la cittadinanza bangladese ha registrato un decremento di 735 MSNA rispetto al 2021.

Regioni di accoglienza In merito alla distribuzione regionale, la Lombardia si attesta come la Regione che accoglie il maggior numero di MSNA (2.859 minori, pari al 18,3% del totale), seguita dalla Sicilia (2.742, pari al 17,6%), dall’Emilia-Romagna (1.639, pari al 10,5%), dalla Calabria (1.024, pari al 6,6%) e dal Lazio (906, pari al 5,8%). Considerate congiuntamente, queste cinque regioni accolgono circa il 60% dei MSNA presenti in Italia 30 giugno 2022.

Rispetto all’anno precedente, l’incidenza percentuale delle minori con età inferiore ai 15 anni è aumentata (+73%), a fronte della diminuzione della quota di minori di età superiore ai 16 anni (grafico 3.3.2). La distribuzione per età delle minori di genere femminile è fortemente influenzata dalla componente di cittadinanza ucraina, che rappresenta oltre il 90% del totale delle presenze femminili. Grafico 3.3.2 – Distribuzione delle MSNA presenti al 30.06.2022 per età. Confronto con la situazione al 30.06.2021 e al 30.06.2020.

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